Prima di proseguire con Atalanta, dedico questa settimana a quanto sta accadendo alla Civica Scuola d’Arte Drammatica Paolo Grassi. Una complessa e deprimente serie di fatti, interessi e relazioni, ha portato alla mancata conferma del direttore Maurizio Schmidt, del suo programma didattico e della sua linea pedagogica che sviluppava e ampliava quella iniziata dal direttore precedente, Massimo Navone. Un coraggioso e innovativo percorso di sei anni che aveva ridato a Milano un luogo di vera eccellenza. Il movente è abbastanza semplice: ridurre le ore di lezione e il numero dei docenti del 40 %, rimpicciolendo con un atto di prepotenza e di violenza burocratica un luogo speciale non solo per la formazione ma anche per la produzione di teatro e di storie, fino a farlo diventare un lezionificio senz’anima e progetto.

     Come ex allievo e come attuale docente di questa scuola la mia posizione è naturalmente di parte. Per questo preferisco postare di fila alcuni messaggi giunti da tutto il mondo teatrale e culturale italiano, di cui riporto solo alcuni esempi pescati dal mazzo dei tanti. Oltre a questi ci sono le adesioni di Paolo Rossi, Gabriele Vacis, Serena Sinigaglia e molti altri.

    Apprendo con estremo dispiacere e disappunto dei problemi che Maurizio Schmidt deve affrontare rispetto alla sua direzione della Scuola civica. E’ un vero peccato che la qualità e la competenza siano elementi così trascurati nella valutazione delle persone e nella decisione delle nomine per incarichi di pubblico interesse. La Scuola, sotto la direzione di Maurizio Schmidt ha avuto un grande rilancio e una nuova primavera. Persone come lui sono preziose per i risultati che garantiscono e dovrebbero essere protette da attacchi partoriti da logiche diverse da quella dell’efficacia. Spero che tutto si risolva nel migliore dei modi e al più presto, in modo che Schmidt possa continuare la sua ottima direzione della Paolo Grassi. Pamela Villoresi

SOSTENGO CON PIENA PARTECIPAZIONE LA BATTAGLIA DELLA SCUOLA DI TEATRO PAOLO GRASSI PERCHE’ POSSA CONTINUARE A SVOLGERE IL SUO PREZIOSO RUOLO FORMATIVO E CULTURALE CONTRO OGNI SNATURAMENTO MERCANTILE. MONI OVADIA

Ho appreso qui a New York,dove rappresentiamo con grande successo la Trilogia della villeggiatura con la regia di Toni Servillo e la splendida Giacinta di Anna Della Rosa,la minaccia che grava sulla continuità e sul futuro della Paolo Grassi. Non sono un sottoscrittore abituale di appelli che spesso servono più a dar visibilità a chi li scrive che non a difendere la causa. In questo caso faccio, convinto, una eccezione. Il lavoro fatto da Schmidt,dai suoi collaboratori,in questi anni e’ davvero straordinario ed in perfetta sintonia con le scelte migliori che la città ha saputo esprimere in momenti difficili:rigore ed apertura internazionale.

Mi legano a Schmidt stima e comune lavoro. questo mio appello perché il suo lavoro non sia interrotto,non nasce solo o tanto dai nostri rapporti personali,ma,innanzitutto,da una preoccupazione reale per il futuro della nostra viva e gloriosa scuola civica Paolo Grassi.
Sono certo che le scelte che seguiranno questa fase confusa e contraddittoria non potranno che garantire a Schmidt e alla Grassi i tempi per una seria programmazione del lavoro.
Sergio Escobar

Desidero esprimere la mia solidarietà personale a Maurizio Schmidt e alla Scuola Paolo Grassi di fronte all’atteggiamento tenuto dalle autorità politiche e amministrative che governano la scuola. Ho apprezzato il lavoro di Schmidt e la solida rete di collaborazioni di alto livello da lui intessuta, indicativa di un eccellente livello didattico e culturale. Non sono comprensibili le ragioni di questa decisione che interrompe un processo positivo di formazione avviato con solida consapevolezza, così come appaiono poco attenti alla serietà del lavoro i termini temporali in cui la decisione è stata presa. Dispiace vedere che un impegno che gode dell’apprezzamento di tutto il mondo della professione teatrale resti incompreso dalla classe politica. Evidentemente le ragioni della Casta trionfano a Milano come a Roma.
Prof. Siro Ferrone (Università di Firenze)

ApTI Associazione per il Teatro Italiano artisti operatori e tecnici
L’Associazione per il Teatro Italiano esprime la propria solidarietà agli studenti e al personale docente e non docente della Scuola d’Arte Drammatica Paolo Grassi e manifesta preoccupazione per la mancata conferma del direttore Maurizio Schmidt e per la messa a bando dell’incarico di direzione con scadenza il 7 settembre 2009.
L’apprezzamento dei docenti e degli studenti della Scuola nei confronti del percorso pedagogico e culturale avviato da Maurizio Schmidt appare in contrapposizione con la scelta operata da un consiglio di amministrazione, oltretutto scaduto da alcuni mesi. L’inizio del prossimo anno scolastico risulterà oggettivamente compromesso e la durata del prossimo incarico, previsto per una sola annualità, non consentirà certamente una continuità didattica soddisfacente.
L’Associazione per il Teatro Italiano si augura che venga tutelato il percorso formativo degli studenti della Scuola e che non vengano interrotte tutte quelle attività didattiche e i progetti speciali che hanno fin qui caratterizzato la sua offerta formativa. In un periodo di grave crisi dello Spettacolo italiano, con gli ultimi micidiali tagli al Fus che metteranno in ginocchio l’intero settore e centinaia di migliaia di lavoratori, l’ApTI si augura che, in controtendenza con una politica governativa che ha portato l’investimento italiano in cultura allo 0,1% del Pil, sia possibile difendere la qualità dell’offerta formativa della Scuola d’Arte Drammatica Paolo Grassi. Per l’Associazione per il Teatro Italiano Il Segretario Benedetta Buccellato

Esprimo la mia solidarietà personale e delle 15 Residenze Multidisciplinari Piemontesi che rappresento a Maurizio Schmidt e sottoscrivo i due comunicati di docenti, non docenti e studenti della Scuola Paolo Grassi riuniti in assemblea auto-convocata del 23 luglio 2009 e di studenti, allievi del corso propedeutico ed ex allievi della Scuola Paolo Grassi dell’assemblea auto-convocata del 23 Luglio 2009. Auspico che si possa giungere alla riconferma di Maurizio Schmidt alla direzione della Scuola d’Arte Drammatica Paolo Grassi per non interrompere quel percorso di formazione di alto livello culturale che ha portato la Scuola ad essere un polo significativo non solo per le nuove generazioni di artisti, ma anche per i professionisti e le strutture professionali che da anni operano nel settore a livello nazionale ed internazionale. Gimmi Basilotta Direttore Artistico della Compagnia Il Melarancio e Presidente dell’Associazione Piemonte delle Residenze

Vorrei esprimere la mia solidarieta’ per la riconferma di Maurizio Schmidt alla direzione della Scuola Paolo Grassi. La sua direzione ha impresso una svolta nei programmi della Scuola, sia sotto il profilo didattico che manageriale. I contatti attivati con Istituzioni Culturali in Italia e all’estero hanno consentito una apertura dei programmi e una visibilita’ della Scuola a livello internazionale, con una politica di autofinanziamento che ha permesso la copertura dei costi attraverso proventi propri e entrate straordinarie provenienti da contributi e sponsorizzazioni.
Auspico una riconferma che possa garantire un proseguimento del progetto e del percorso avviato in questi anni.
Cordialmente, Teresa Bettarini Cantieri Culturali/Officina Giovani, Prato

La compagnia teatrale A Bocca Aperta di L’Aquila, il cui direttore Daniele Milani è un ex allievo della Paolo Grassi e che ha avuto modo di collaborare recentemente con la Scuola, manifesta tutta la sua solidarietà al Direttore Maurizio Schmidt e alla docente Mimma Gallina. Crediamo che il progetto culturale avviato da Maurizio Schmidt abbia enormi potenzialità e meriti altro tempo per essere sviluppato in pieno. Conoscendo altresì le grandi capacità umane ed imprenditoriali della Presidente, dott.ssa Anna Fellegara, auspichiamo, per il bene di questa istituzione, alla quale siamo profondamente legati, che questa vicenda possa risolversi nel migliore dei modi e con una nuova intesa professionale.
Per La Compagnia teatrale A Bocca Aperta
Il Direttore Daniele Milani
l’organizzatrice Vanessa Radrizzani Il Vice Direttore Patrizia Rossi Gli attori tutti.

Caro Maurizio, quello che succede è sconvolgente anche per me… sembra di fare un salto indietro. Manifestazioni e agitazioni, Palazzo Marino e poesie di Brecht sotto la pioggia…molto teatro nostro e poca sensatezza loro. In questi mesi ho sentito diversi teatri sotto shock per motivi simili. tutti violentati da tagli insensati, abusi di potere e rimozioni di dirigenza…mi viene il magone. C’è un “usurpatore” , ci sono degli “usurpati”, in mezzo gli sciacalli fanno a brandelli le carogne. C’è una guerra, con morti e feriti , quello che resta però è difficile da ricostruire, sono macerie culturali, tracce di sapere, cocci di pedagogia, rimasugli di talento, messi insieme senza criterio. Si soffre la fame, coperti con stracci di dignità. doloranti per l’abuso subito. Sappi che nelle manifestazioni future, nelle agitazioni teatrali, io voglio essere con voi. voglio partecipare anche in nome di tutto il resto. come feci allora
La mia scuola è stata il primo passo per il mio futuro, mi ha cresciuta e ora è mio compito accudirla e proteggerla. Marcella Formenti

Gent.ma dott.ssa Moratti,
da cittadino la conosco come donna concreta e fattiva e dunque mi permetto, anche a nome dell’Istituto che rappresento, di manifestarLe lo stupore per una notizia che ci inquieta e per chiederLe un intervento diretto. Apprendiamo della decisione da parte della Fondazione Scuole Civiche di Milano di licenziare il dott. Maurizio Schmidt dalla sua funzione di Direttore Artistico della Civica Scuola “Paolo Grassi”. Siamo molto colpiti perchè riteniamo che la “Paolo Grassi” solo negli ultimi anni, dopo un periodo non luminoso ha dimostrato di sapersi riprendere un ruolo – guida nella pedagogia teatrale in Italia e in Europa -. Questo grazie alle scelte degli ultimi 5/6 anni da parte della Fondazione che ha mostrato lungimiranza nell’affidare la direzione prima a Massimo Navone, che in quattro anni ha segnato un’innegabile e salutare ripresa della rotta, e ultimamente a Maurizio Schmidt le cui competenze di regista e di pedagogo (oltre che di capace amministratore) sono ben note non solamente alla mia persona ma ai tanti colleghi e allievi che hanno avuto la fortuna di conoscerlo oltre che al privilegio di collaborare e valutare da vicino le indiscusse capacità già menzionate.
Parliamo di una persona di cultura, libera e appassionata come solo il Teatro quando è vissuto con adesione totale sa forgiare e che – rarissimo caso – assomma diverse qualità professionali.

Non è facile trovare un buon regista e ancor più difficile un buon pedagogo…. Maurizio Schmidt è sia un eccellente regista, che un grande pedagogo oltre ad essere esemplare nell’oculatezza della gestione. La sua esperienza curriculare già di tutto rispetto è, mi creda, solo pallida testimonianza cartacea di un lavoro militante e instancabile che svolge con una dedizione che sarei personalmente pronto a testimoniarLe nei fatti per averlo provato in più occasioni e nel corso di molti anni. Le testimonio anche di un clima esaltante alla “Paolo Grassi” grazie alla sua direzione negli ultimi due anni, e che contribuisce a rendere Milano tra le capitali culturali d’Europa. Le chiedo dunque, conoscendo la Sua attenzione e serietà, di intervenire a verificare di persona sui motivi di questa scelta certamente inopportuna ed inoltre pericolosa per la Scuola tutta che, di fatto, vedrebbe interrompersi non solo un progetto operativo di elevato prestigio e valore ma la stessa continuità didattica che come ben Lei sa va protetta e tutelata sopra ogni cosa.

Come italiano sono preoccupato e rattristato di fronte ad episodi che sembrano non solo giustificare ma favorire la cosiddetta “fuga” dei cervelli dal nostro Paese. Confido in Lei, nel suo tatto, capacità e competenza, per un intervento idoneo a trovare il modo di non perdere persone preziose come Maurizio Schmidt che, sembra, paghino proprio per il fatto di essere integerrimi. Sono a Sua disposizione per qualsiasi chiarimento e testimonianza documentabile su quanto affermo in questa mia.
La ringrazio per la cortese attenzione e mi scuso per quelle parti che potrebbero apparirle come sfogo ma che in ogni caso sono sentite quanto comprovabili.
Con stima.
Claudio de Maglio Direttore della Civica Accademia D’Arte Drammatica “Nico Pepe” di Udine

Vogliamo testimoniare tutto il nostro stupore per la non riconferma di Maurizio Schmidt a Direttore della Paolo Grassi. Abbiamo collaborato con lui e con il suo staff a importanti progetti, abbiamo scambiato sinergie e artisti internazionali come Jean Claude Penchenat, abbiamo volentieri ospitato l’anno scorso il saggio della scuola sul Futurismo alla seconda edizione del festival Teatro a Corte; abbiamo in cantiere molto altro da sviluppare perché il nostro lavoro soprattutto con la Francia sta crescendo e un centro di formazione come la Paolo Grassi, particolarmente disponibile ad aprirsi agli apporti creativi di artisti di altri paesi, ci sembrava e ci sembra un interlocutore prezioso.

Tra Torino e Milano le prospettive di mettere insieme esperienze felici di attività culturali si stanno moltiplicando e noi siamo orgogliosi di avere messo in campo il dialogo con la Paolo Grassi diretta da Maurizio Schmidt. Non vogliamo che tutto questo lavoro si perda. Non vogliamo ricominciare daccapo. Vogliamo crescere nei brillanti risultati già raggiunti. Per tutta la Fondazione Teatro Piemonte Europa e il Festival Teatro a Corte, il Direttore Beppe Navello

Ho avuto modo di collaborare nel corso degli anni direttamente e a distanza con il direttore Schmidt, sia in qualità di docente in Discipline dello spettacolo presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia e responsabile dei nostri corsi universitari in Tecniche artistiche dello spettacolo, come delegato del Rettore per le attività teatrali del medesimo Ateneo, in qualità di Presidente dell’Istituto Internazionale per la ricerca teatrale della Casa di Carlo Goldoni di Venezia, e ancora come critico e recensore di spettacoli per i quotidiani di area veneta e per riviste specializzate (sono anche direttore responsabile della rivista “VeneziaArti” del Dipartimento di Storia delle Arti). Scrivo questo per confermare la preziosità delle idee e dei progetti che con il direttore Schmidt ho discusso e spesso attuato, come – ad esempio – il ciclo dedicato alle maschere del teatro e alla figura di Arlecchino, oppure le lezioni di approfondimento delle grandi “stagioni” della teatralità entro e oltre la tradizione; non ultimo, si stava progettando insieme con il direttore Schmidt un piano di coordinamento per una rete nazionale e internazionale on-line che gestisse i saperi teatrali.

In questo caso avevo subito messo in campo l’interesse a collegare la Scuola e la nostra sede di Casa Goldoni, dove lavoriamo con il sostegno della Regione del Veneto (con cui ho continui rapporti istituzionali in merito alla progettazione del sistema spettacolo) per rendere alle utenze specialistiche, professionali e ai cittadini i materiali raccolti sulla “memoria storica del teatro”. Confido nell’attenzione dovuta ad un professionista ovunque riconosciuto, che ha saputo contribuire a rendere la Scuola un luogo d’incontro felice e fertile. Posso testimoniare quanto ricca di stimoli e di suggerimenti sia stata ogni visita che ho potuto fare tra le mura della Scuola, rimpiangendo sempre di non poter continuare le discussioni che si erano accese con il direttore Schmidt e i suoi collaboratori, ma rimandando sempre e comunque ad un ulteriore appuntamento la gioia e la positività dei nostri contatti.

Non si è trattato mai di semplici discorsi ma di passi avanti nel difficile compito di calibrare la formazione artistica teatrale alle rapide novità del mondo contemporaneo. Sono sicuro nell’affermare come su tale linea di azione il direttore Maurizio Schmidt sia una presenza assolutamente necessaria.
Mi permetto di insistere nel chiedervi di riconsiderare l’importanza della presenza di Maurizio Schmidt per garantire nel futuro il prestigio della Scuola d’Arte Drammatica Paolo Grassi
In fede Carmelo Alberti docente Università Ca’ Foscari di Venezia

Il Teatro della Contraddizione esprime solidarietà con le argomentazioni proposte nella vs assemblea contro la rimozione del direttore Maurizio Schmidt. Un percorso di organizzazione culturale non si inventa in pochi giorni ma ha bisogno di continuità per essere attuato e questo vale ancor di più quando l’oggetto da organizzare è una scuola, dove vengono “educate” persone, e le persone hanno il “difetto” di avere delle necessità legate ad una programmazione coerente nell’arco della loro formazione e non di cambiare rotta ogni anno. I docenti stabili della scuola dovrebbero comunque avere il diritto/dovere di dare indicazioni sull’operato del direttore poichè sono loro che hanno applicato il progetto e hanno visto i risultati dello stesso, e la commissione dovrebbe al più valutare queste indicazioni in virtù degli obbiettivi proposti dal progetto presentato all’inizio del mandato. Siamo con voi e se possiamo concretamente fare qualcosa più che spendere parole di solidarietà, contattateci…

Marco Maria Linzi direttore artistico del Teatro della Contraddizione

Al mio rientro a Milano ho avuto questa incredibile notizia. Non si riesce a capire (o forse si capisce troppo bene) per quali ragioni abbiano interrotto il lavoro di una persona che tanto ha fatto per la sua scuola e per la vita culturale di Milano. Come tu sai in questi due anni abbiamo lavorato con Maurizio con reciproca soddisfazione e soprattutto ho sempre trovato molto apprezzabili e assolutamente condivisibili le sue idee sulla formazione didattica degli allievi e sulla formazione continua anche per gli attori già in carriera. Non so quindi dirti il mio dispiacere e il mio sconcerto! Spero comunque che, vista la generale sollevazione, i membri della Fondazione ritornino sulle loro decisione e lascino che Maurizio possa continuare un lavoro così ben avviato ed impostato. Un cambio sarebbe veramente un enorme danno per la Paolo Grassi!
Un abbraccio e a presto. Antonia Chiodi Direttore Scuola d’Arte Drammatica dell’Accademia dei Filodrammatici

Esprimiamo il nostro più ampio sostegno all’operato di Maurizio Schmidt quale direttore della Scuola Paolo Grassi e, stupiti per la decisione del Consiglio di Amministrazione, auspichiamo una pronta ed efficace azione per garantire continuità e sviluppo a quella che consideriamo per esperienza diretta la più avanzata realtà di pedagogia teatrale del nostro Paese. Teatri Uniti
Toni Servillo, Andrea Renzi, Angelo Curti, Licia Maglietta, Pasquale Mari, Daghi Rondanini, Roberto De Francesco, Costanza Boccardi

Sono stata poco più di una settimana fa alla Scuola d’Arte Drammatica Paolo Grassi, in occasione della seconda edizione del festival/laboratorio Arlecchino nelle città, e ancora è vivida la sensazione di vivacità e disponibilità intellettuale. La Scuola ha condiviso con il Circuito del Piemonte l’intuizione di creare l’opportunità, per giovani compagnie, di allargare occasioni per presentarsi in palcoscenici oltre i confini regionali. I milanesi, selezionati da Previsioni hanno realizzato un piccolo ma significativo tour piemontese. I gruppi piemontesi, selezionati da RIgenerazione hanno mostrato i loro spettacoli in un palcoscenico milanese. Un palcoscenico, però, che conteneva anche la possibilità di continuare il percorso formativo in una fucina di creatività in incessante fermento.
Giusta intuizione.

Così è stato: questi ragazzi hanno respirato nel teatro della Scuola Paolo Grassi quello che in altri teatri non alita: scambi di esperienze e visibilità senza l’ansia da competizione, docenti, operatori, spettatori curiosi e attenti, allievi ed ex allievi disposti a condividere le loro sapienze ed esperienze. Hanno avuto la rara opportunità di partecipare a laboratori con “maestri” della scena e questo ha consentito loro di continuare ad imparare, a non dare per scontata la formazione fin lì acquisita. In una scuola “normale” questo non avviene, ma neanche in un teatro “normale”. Piuttosto è l’opposto il carattere distintivo e sempre più comune. Tenere per sé quel poco che si sa, o che si ha…
Alla Paolo Grassi diretta da Maurizio Schmidt questa eccezionalità non è che “normalità”. Perché incarna in maniera semplice e lampante quello che dovrebbe essere il “Direttore”. Non una figura invadente che persegue l’esercizio del potere fine a se stesso, ma una “persona” che lascia spazio all’espressione delle singole competenze, e dei singoli talenti in formazione, le tutela, le segue, le anticipa, dà loro la possibilità di esprimersi al meglio lasciandole libere da oneri di altra natura, perché “quegli oneri” sono il suo quotidiano esercizio. L’esercizio del “potere far fare”, anzichè l’esercizio dell’apparire. Ha tessuto rapporti e collaborazioni che fanno impallidire qualsiasi Istituzione culturale/teatrale, creando così la moltiplicazione delle opportunità per gli allievi, e non soltanto per loro.

Cosa potrebbe insegnare una Scuola, di più? Cosa potrebbe desiderare di essere, di più, se non un vivaio di professionisti dello spettacolo che fin da principio possano imparare la rettitudine della “responsabilità” e del “mettersi da parte” per porsi al servizio dei propri allievi, della propria arte, del proprio talento, e infine del proprio pubblico? Cosa potrebbe suggerire, di più, un Direttore – “essendolo” semplicemente – se non la capacità di coinvolgere chi lo segue nel suo sogno. “A sognare” si è in due: il “capo” e i suoi collaboratori, e in questo caso, i suoi allievi, tutti ugualmente coinvolti e partecipi a credere, ad alimentare, a inseguire il sogno, tutti che si rispecchiano in esso: un sogno a due, un bi-sogno.
– “basta, basta, Mercuzio basta … tu parli di niente…”
– “infatti, parlo di sogni…” (Romeo e Giulietta, William Shakespeare)

Patrizia Coletta Direttore Fondazione Circuito Teatrale del Piemonte

Quando all’inizio della sua direzione, circa due anni fa, Maurizio Schmidt mi chiamò al telefono per raccontarmi i progetti per la Paolo Grassi, e chiedere la mia collaborazione, erano le 22,30 di domenica. Per me era normale pensare al lavoro a quell’ora, in un giorno festivo, essendo io una che non ha orari o festività comandate con il teatro. è quasi impossibile con il teatro fare un lavoro d’ufficio. perchè ti appassiona. Ebbene, questa passione io l’ho sentita forte pure in Maurizio Schmidt e colpita dal fatto che di domenica alle 22,30, il direttore di una scuola mi parlasse di teatro, gli dissi che la nostra sarebbe stata una collaborazione perfetta. Da allora collaboro con la scuola Paolo Grassi e, confrontandomi con allievi e docenti, sento di poter dire che l’atmosfera di creatività e passione che si respira nel teatrino e nelle aule, sia ampiamente condivisa. Dopo aver appreso con stupore e amarezza la sua mancata riconferma, sostengo la ricandidatura di Maurizio Schimidt alla direzione della scuola Paolo Grassi, ritenendola anzi necessaria, considerati i risultati raggiunti in così pochi anni e i progetti in cantiere che aprono la scuola ad un confronto nazionale e internazionale.
Emma Dante

Ho saputo che non hanno rinnovato la nomina di direttore a Maurizio Schmidt ma so anche che c’è mobilitazione affinché prosegua il suo lavoro alla scuola che mi sembrerebbe buona cosa. Sono solidale. Danio Manfredini
Apprendiamo con stupore della decisione da parte della Fondazione Scuole Civiche di Milano di non riconfermare il dott. Maurizio Schmidt nella sua funzione di Direttore della Civica Scuola “Paolo Grassi”. Siamo molto colpiti perchè riteniamo che la “Paolo Grassi”, soprattutto negli ultimi anni, abbia dimostrato sotto la direzione prima di Massimo Navone e poi di Maurizio Schmidt di sapersi riprendere un ruolo guida nella pedagogia teatrale in Italia e in Europa.
A riprova del suo ruolo fondamentale sono l’attenzione e i preziosi consigli che sia Navone sia Schmidt hanno saputo dispensare per la fondazione della nostra nuova Accademia Teatrale, unica nel Veneto, che guarda alla Paolo Grassi come punto di riferimento indiscutibile per la didattica teatrale e per tutte le realtà formative. Conoscendolo personalmente e professionalmente, siamo convinti che da persona di cultura libera e appassionata Schmidt sia un eccellente regista e un grande pedagogo oltre ad essere esemplare nell’oculatezza della gestione.

Le chiediamo dunque, conoscendo la Sua attenzione e sensibilità nei confronti della Cultura, di verificare personalmente i motivi di questa scelta pericolosa per la Scuola che, di fatto, vedrebbe interrompersi non solo un progetto operativo di elevato prestigio e valore ma la stessa continuità didattica che, come Lei ben sa, va protetta e tutelata sopra ogni cosa. Confidiamo in Lei e nella sua competenza per un intervento volto ad evitare la perdita di professionalità preziose come Maurizio Schmidt. La ringraziamo per la cortese attenzione. Con stima. Accademia Teatrale Veneta – Manuela Massimi – Presidente, Renato Gatto – Direttore Didattico

Sono molto contenta che sia partita subito una protesta organizzata – cosa difficilissima oggi, nel nostro paese – e mi associo completamente. Anche se non dovrebbe essercene bisogno – ma i fatti dicono il contrario – affermo quanto sia intelligente e generosa la direzione di Maurizio Schmidt e quanto il lavoro degli ultimi anni abbia portato questa scuola ad essere un luogo vivo e in dialogo con le compagnie e tutto il mondo del teatro, ispirando una reciproca trasformazione ed innovazione. La scuola, lontanissima da altri luoghi che non preparano altro che polli da batteria deprivati di pensiero e di originalità, prepara giovani artisti autentici e curiosi, pronti a mutare l’esistente e a migliorarlo. Elena Bucci

Avendo intrapreso proficue collaborazioni con la Scuola Paolo Grassi durante la direzione di Maurizio Schmidt, apprendiamo con grande rammarico la sua mancata riconferma dopo solo due anni di mandato. Esprimiamo l’assurdità di questa scelta calata dall’alto senza la minima analisi della fattispecie e confermiamo di unirci a quanti lotteranno e faranno pressione per renderla inefficace e per sostenere una ricandidatura.
Cordiali saluti – Universi Sensibili

Esprimo il mio dissenso e la solidarietà con docenti , non- docenti e studenti della Scuola d’ arte drammatica PAOLO GRASSI contro la decisione dell’ interruzione della direzione di Maurizio Schmidt e contro la messa al bando di una direzione della durata di una sola annualità.
Irene Petris

Esprimiamo la nostra solidarietà a Maurizio Schmidt e confidiamo che venga riconfermato alla Direzione della Scuola Paolo Grassi.
Ci risulta oscura e incomprensibile la scelta di non conferma di Maurizio Schmidt che ha messo a disposizione della scuola la sua competenza e la massima dedizione professionale, consentendo alla Paolo Grassi di fare un indubbio salto di qualità. Ci auguriamo che la fondazione si attenga al principio di meritocrazia e di promozione delle eccellenze che è alla base della sua costituzione.
Per il Teatro Officina: il direttore artistico Massimo de Vita e la responsabile della formazione Daniela Airoldi Bianchi

Vogliamo sottoscrivere i comunicati di insegnanti e studenti della Paolo Grassi ed esprimere la nostra solidarietà a Maurizio Schmidt, che ha finora lavorato come direttore della scuola nell’idea di una cultura e di una pratica teatrale da trasmettere nella ricerca profonda e nel confronto aperto. In un momento critico e sconfortante in cui il nostro paese disconosce le sue risorse artistiche, creative, intellettuali, i suoi ricercatori, le sue menti migliori ci chiediamo se questa decisione repentina e ingiustificata non sia dettata da ragioni che ben poco hanno a che fare con la competenza o con la didattica. Auguriamo un futuro diverso da quello che si sta profilando a questa scuola e a questo paese.
Renzo Martinelli, Federica Fracassi, Francesca Garolla e tutto lo staff di Teatro i

Il “Centro Superior Autorizado de Arte Dramático”- Escuela de Actores de Canarias esprime completa solidarietá per la riconferma di Maurizio Schmidt alla direzione della Scuola Paolo Grassi.
Abbiamo avuto modo di apprezzare nel corso della nostra collaborazione nel Festival di Avignone 2009 la squisita attitudine umana e professionale di Maurizio Schmidt in un incontro nel quale abbiamo tracciato le possibili convergenze dei nostri futuri pedagogici. Non si può fare a meno di segnalare che i progetti culturali hanno bisogno di una serena proiezione nel tempo, soprattutto nell’attuale e delicato periodo nel quale si sta cercando di definire pedagogicamente il futuro culturale d’Europa. Fernando Vecino – presidente del Consejo Rector de la Escuela de Actores de Canarias.
Antonio Navarro – director de la sede Gran Canaria.
Enzo Scala- director de la sede Tenerife

Ho seguito sui quotidiani e attraverso i vostri comunicati la vicenda relativa alla decisione del Consiglio di Amministrazione della Fondazione Scuole Civiche Milano di interrompere la Direzione di Maurizio Schmidt. Credo che la decisione sia da contrastare fortemente poichè sono convinta che il lavoro di Schmidt sia stato di grande intelligenza.Per la prima volta ho sentito una scuola viva e attenta, capace di ascoltare le esigenze degli studenti e degli operatori. Spero con tutto il cuore che riusciate a vincere questa battaglia contro una Fondazione antiquata e nepotista.
Un saluto affettuoso Angela De Maria

Buongiorno.Sono Michela Marelli. Sono un ex allieva della Civica Scuola d’Arte Drammatica “Paolo Grassi”, quando mi sono diplomata in drammaturgia nel 1995 questo era il suo nome ed era una scuola eccellente ed eccezionale. Ho avuto modo di frequentarla ultimamente e ho tratto la convinzione che lo sia tuttora. Ho fatto i più sentiti e calorosi complimenti al direttore Maurizio Schmidt. Devo alla “Civica” la mia formazione e la mia professionalità e le sono molto, molto grata. Quando ho avuto la notizia della mancata riconferma di Maurizio Schmidt alla direzione e quando ho letto le modalità per l’assegnazione di questo ruolo sono rimasta basita. Ho meditato sulla cosa una settimana e ancora NON CAPISCO quali possano essere le ragioni di queste scelte. Quali gli scopi? Quale la finalità?

Qualcuno, per favore, può provare a spiegarmi il perché di queste scelte? La “Paolo Grassi” è un scuola eccellente, ma può rimanere tale solo se rimane eccezionale. Eccezionale nel senso di fuori dalla norma. Fatta di eccezioni alla regola. Di casi singoli. Di eventi unici. Il teatro è un’arte pratica e viva… Si può insegnare solo attraverso un vitale movimento. La figura del direttore è il fulcro di questo movimento e il garante della vitalità e NON può diventare una figura di BUROCRATE STAGIONALE. Forse avete preso questa decisione perché non conoscete bene la Scuola d’Arte Drammatica “Paolo Grassi”.
Per l’amore che le porto, vi prego, CAMBIATE IDEA. Cordiali saluti, Michela Marelli

Mi sento accanto a tutti voi, docenti operatori allievi di una scuola che non può non esistere per come è stata, accanto a voi nel percorso che con lo stimolo e l’impegno delle ultime illuminate Direzioni avete intrapreso: esprimo quindi tutta la mia solidarietà a Maurizio Schmidt e la mia speranza perché chi deve e può sappia fare un passo indietro e azzeri questa scellerata decisione. Non voglio che le decine di persone di voi, docenti allievi ed ex allievi, con cui ho avuto e ho ancora modo di collaborare, perdano questa ulteriore possibilità di espressione o di crescita culturale ed umana. Con affetto, Peppe Pizzo

Apprendo oggi della mancata riconferma di Maurizio Schmidt a direttore della Civica Accademia Paolo Grassi. Voglio esprimere solidarietà nei confronti della Scuola tutta per una decisione sconcertante. Lo scollamento tra chi opera nel campo dei settori culturali e le Istituzioni preposte alla loro garanzia sta diventando veramente insostenibile. Si fatica a comprendere come una situazione di bilancio lodevole (adeguatasi per tempo a fronteggiare la riduzione di finanziamento pubblico), unita ad una prestigiosa proposta didattica e progettuale (i riconoscimenti anche a livello europeo lo attestano) come quelle raggiunte dalla Paolo Grassi negli ultimi anni, non solo non siano premiate, ma vengano addirittura penalizzate.

Trovare i soldi , la forza e l’energia per proteggere la creazione artistica con le sue lentezze anacronistiche è un’impresa titanica. Tagliare le gambe a chi ci riesce direi un delitto di quelli non contemplati. Un augurio perchè il corto circuito tra chi lavora credendoci e chi fa politica almeno in questo caso venga sanato, e che prevalga il vecchio motto “Squadra che vince non si cambia”, capitano in testa. con affetto (anche di ex allieva) Paola Bonesi

La preziosa particolarità della “Paolo Grassi” di riuscire a coniugare l’altissima qualità dell’insegnamento teatrale e attorale che la contraddistingue con l’attenzione alla vivezza e alla contemporaneità della scena italiana e internazionale ci sembrava aver trovato, sotto la Direzione di Maurizio Schmidt, una compiutezza e una prospettiva progettuale di grandissimo interesse. E’ con profondo stupore e preoccupazione che apprendiamo che tale lavoro rischia di essere interrotto. Auspichiamo che le problematiche che sembrano mettere in pericolo il grande lavoro fin qui svolto e le prospettive e le attese che aveva creato possano essere superate, consapevoli che la “Paolo Grassi” non sia solo un patrimonio milanese ma riguardi dappresso il futuro dello stesso teatro italiano e delle giovani generazioni che vi si avvicinano. E’ per questi motivi che vogliamo esprimere la nostra più sentita solidarietà a Maurizio Schmidt, a Mimma Gallina e a tutti i loro collaboratori.
Silvano Antonelli e Fabio Naggi
anche a nome della Compagnia Teatrale Unoteatro di Torino

Esprimo con forza la mia solidarietà a Maurizio Schmidt e ai docenti e allievi auto-convocati della Scuola Paolo Grassi. Credo che il prezioso lavoro di Maurizio vada difeso a tutti i costi e che la sua mancata riconferma a Direttore sia un’offesa per tutti coloro che fanno teatro e cultura in queste nostre città italiane prese d’ assalto dagli affaristi della politica. Credo che gli amministratori milanesi farebbero bene a recedere dai loro propositi di smantellamento culturale……Sono a Vostra disposizione per qualsiasi dimostrazione pubblica di solidarietà che vorrete eventualmente organizzare. Un caloroso abbraccio. Eugenio Allegri

Leggo solo ora – di passaggio “casuale” in ufficio, pur nel periodo di ferie – questa notizia . Essendo purtroppo tutti in ferie qui al Buratto ( rientri dal 25 agosto in poi) non mi è possibile definire ora un comunicato “ufficiale” , ma credo di poter informalmente interpretare il pensiero di tutti (soci e colleghi del Teatro del Buratto) sottoscrivendo e appoggiando le motivazioni già espresse dai docenti, collaboratori, studenti della Scuola, esprimendo in ciò un sostegno al confermarsi della “direzione Schmidt”, anche in quanto il Buratto/Verdi tra le realtà teatrali milanesi una che tra le prime ha voluto accompagnare iniziative di apertura, sinergia e condivisione tra Scuola e Teatri cittadini ( anche agendo per aperture intrenazionali in virtù del nostro IF festival) fortemente volute da voi con la direzione appunto di Maurizio.

Esprimo quindi al mia personale (ma credo condivisa da tutto il Teatro del Buratto ) solidarietà alla vosta azione di appoggio alla candidatura di Schmidt ed esprimo a Maurizio piena affettuosa stima e solidarietà per un felice soluzione rispetto a questa discutibile scelta dell’Amministrazione delle Scuola Civiche. A te, a Maurizio e a tutti gli amici della scuola quindi un cordiale saluto e piena disponibilità per eventuali nuove iniziative.
Silvio Oggioni – Teatro del Buratto

Non posso che aderire agli appelli per la continuità della direzione di Maurizio Schmidt della cui qualità didattica ma anche manageriale sono stato testimone diretto. Ammirando anche il senso di responsabilità suo e di tutti voi che, pur sapendo di essere sottoposti a riconferma annuale, avete impostato e condotto progetti importanti e di largo respiro. Per cui comunque finisca questa storia (e -spero- con la vittoria del buon senso) credo che vada aperta una vertenza con la Fondazione per arrivare a cancellare quella insensatezza. Un abbraccio. Gianni Valle

Sottoscrivo l’appello della Scuola e mi associo a quanti lo hanno già fatto! La Paolo Grassi è diventata un punto di riferimento attuale e moderno per tutti noi operatori dello spettacolo e a quanti si occupano di formazione professionale e di formazione del pubblico allo spettacolo d’arte. Resistete ai tentativi di ridimensionamento, sopratutto un ridimensionamento che non tenga conto quanto siano importanti le persone in un qualsiasi progetto di formazione umana, professionale e culturale. Sono disponibile anche ad ulteriori iniziative d’aiuto, fatemi sapere.

Franco Oss Noser – Direttore Centro servizi culturali S.Chiara di Trento

La Scuola D’arte Drammatica Paolo Grassi ha da sempre la stima e la considerazione di tutto il teatro italiano, per la sua storia e la funzione formativa che assolve. Negli anni numerosi attori diplomati dalla Paolo Grassi hanno lavorato negli spettacoli prodotti da Emilia Romagna Teatro.
Crediamo che la Paolo Grassi debba essere sostenuta e sviluppata e per questa ragione esprimiamo la nostra piena solidarietà al suo Direttore e a ai suoi collaboratori.
Pietro Valenti Direttore Emilia Romagna Teatro Fondazione

Desidero inviare la mia solidarietà attiva alla Scuola Paolo Grassi e a Maurizio Schmidt perchè il lavoro di una realtà così viva e importante non venga improvvisamente vanificato. Maurizio Scaparro Direttore Biennale Venezia – Settore Teatro

Gentili Amministratori,
dirigo teatri da molti anni e da molti anni riconosco la Civica di Milano come il più qualificato centro di formazione teatrale italiano. Trascuratezze di vario genere hanno impedito al sistema nazionale di garantire Scuole di Teatro degne di questo nome e soltanto l’idea che uno dei rari riferimenti in attività, fiore all’occhiello della Città di Milano, possa essere messo in difficoltà da procedure istituzionali mal calibrate, mi crea sconcerto.
Immaginando che la crisi in corso derivi, più che da volontà vessatorie, da un’incauta gestione del sistema operativo, confido in un ripensamento che senza rinunciare a tutte le legittime esigenze di governo dell’istituzione scolastica, tenga in considerazione i suoi specifici contenuti ed in particolare:
a) le necessità didattiche;
b) la qualità espressa sino ad oggi dalla direzione di Schmidt (eccellente);
c) il ruolo anche simbolico che la Scuola esercita in un sistema teatrale già pesantemente colpito e dunque le ripercussioni che una sua crisi comporterebbe, anche sul piano della sua stessa autorevolezza.
Solidale alle richieste del corpo docente e degli allievi, confido in un opportuno ripensamento Cordialmente Carlo Bruni, regista e direttore artistico del Teatro Piccinni di Bari

0 risposte

  1. Io non sono un ex allievo…ma è un pò come se lo fossi stato. Mi associo calorosamente a tutti i messaggi di solidarietà e protesta.
    Certo che l’Italia è un Paese che non ha più nulla da offrire…..

    gigi

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