Ringrazio la Provincia di Ancona, la Commissione per le Pari Opportunità, Fabriano, lo Janus Hotel, la trattoria da Ivo, Doris Battistoni e le ragazze del film, una per una. A Fabriano sono stato bene dal primo giorno del mio lavoro, e tutta la troupe e gli attori professionisti che si sono uniti a noi durante le riprese sono ripartiti felici ed emozionati per tutte le cose che sono avvenute.
“A tutto quello che si muove” ha mosso molte cose dentro di noi, e abbiamo tutti la sensazione di aver ricevuto un regalo. Voglio mettere di seguito quello che ha scritto Francesca, per la prima volta mia segretaria di edizione, alla fine di questi giorni. Nel frattempo inizia il montaggio. E continuo a tenere le dita incrociate….
bolla avvolgeva la scena e il nostro tempo si fermava: diventava il tempo della storia
scandito dal time code della camera. E tutt’attorno solo sguardi: Giò, Max, Daniele, Francesco, Francesca.
la vivevano in diretta. E nel silenzio la voce AZIONE: partono gli attori e gli sguardi di
tutti, impercettibili e carichi di intesa, diventano un corpo unico che si muove verso una sola direzione.
Il cinema è proprio tutto uno sguardo. Questa la mia esperienza. Un’emozione. Veramente.”
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