Guardami qui mentre sono in vacanza con gli amici la grigliata sulla spiaggia la sigaretta con i miei bambini abbronzati hai visto come sono diventati belli e sapessi che voti a scuola.
Guardami come sorrido al mio i-phone mentre tendo le labbra in un bacio a nessuno non so perché probabilmente perché lo fanno tutti e se lo fanno tutti sarà perché è simpatico guardali anche loro come allungano le labbra forse ciucciano un limone penso mentre scatto.
Guardami con il mio cane che lo coccolo non sai quanto e guarda quanto amo gli animali che a quelli che gli fanno del male gli spaccherei la testa e gli taglierei i coglioni e poi riprenderei tutto e lo posterei e lo twitterei e lo spammerei perché chi fa del male agli animali guarda non mi ci far pensare.
Guardami con mio marito in montagna abbiamo appena comprato la casa e non puoi proprio non vederla perché è la nostra casa di montagna mi farebbe piacere se tu ci venissi magari a Natale che c’è anche la neve nel frattempo mettimi mi piace perché è una casa strafiga e insomma chi si compra una casa strafiga è figo un po’ anche lui.
Guardami col mio nuovo fidanzato gay etero bisex con i capelli corti lunghi scalati colorati brizzolati sotto l’ombrellone sopra la sdraio sotto la pioggia sopra la barca a motore a vela a remi in crociera a pescare a nuotare a fare foto.
Guardami mentre mi scopo mia moglie la mia amante il mio boy la mia vicina la ragazza del mio amico la mia compagna di scuola il mio prof e guardami mentre mi scopo un tizio che non conosco mentre mio marito ci guarda mentre un altro ci filma mentre tu ci guardi.
Guardami come prendo con dolcezza il collo del giornalista e lo sollevo come una madre con un bambino prima di affettarlo con la lama ma guardami subito che poi mi censurano e se mi censurano non mi avrai mai visto e tu non puoi non aver visto.
Guardami mentre punto il fucile contro un uomo in ginocchio uno che non conosco e lo lascio insieme a tanti altri in attesa della mia fucilata e guarda che mira che gli trapasso il cranio e il sangue esce a fiotti dalla fronte e il suo corpo la sua vita la sua storia si piegano inermi come un sacco di rifiuti e il sangue continua a uscire e quando gli sparo di nuovo ne esce ancora dai fianchi dalle gambe dal culo condividi su facebook apri un canale youtube non sai quanti altri te ne mando.
Guardami e non smettere di guardare che se smetti di guardarmi e smetti di ritwittarmi e smetti di spammarmi rischi finalmente di vedere e tu sai bene che tutto questo guardare serve appunto a non vedere e che se tu volessi vedere proveresti per una volta a chiudere gli occhi.
Guarda l’allucinazione di questo pianeta interamente occupato a ritrarsi condividersi e piacersi e guarda la sfrenata idiozia con cui questo autoritratto globale della nostra disperazione e della nostra miseria viene chiamato selfie.

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