“Due sguardi, una lavagnetta, un chiaro segreto, un confronto impossibile, il darsi comunicando senza i limiti di una malattia scompaginante, una coppia sempre e comunque anche se la vita non è andata come doveva.
Notevole ed emozionante, rispettoso e microscopico proprio perché tutto campo e controcampo, senza fronzoli estetici, bastano quel letto e quell’amore, la consapevole naturalezza di un lui e una lei uniti ancora di più da una regìa altro che invisibile, ma meglio così”.
Maurizio Di Rienzo.
A Cesare, a Stefania, a Sottosopra, a Shortvillage, al Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani, grazie di cuore.