“Più il tempo è brutto e più i corvi sono felici. In inverno, quando il vento è più forte e tutto è immerso nel ghiaccio e nella neve, si divertono da matti. Sfidano il vento. Volano sulle cime degli alberi e vi si aggrappano con gli artigli e il becco. A un certo punto si lasciano andare e si fanno portare via dal vento; giocano con le correnti, vanno su e giù. Dopo un po’ tornano sugli alberi e ricominciano. E’ un gioco. Una volta li ho visti in mezzo a un vento pazzesco, una specie di uragano: si aggrappavano l’uno alle zampe dell’altro, poi si lasciavano andare in balia del vento e volavano chissà dove. Una scena da circo. Gli animali e le piante che vivono qui a Cape Breton sono coraggiosi, allegri e resistenti, e amano giocare. Gli elementi li hanno fortificati. Per sopravvivere in un posto simile sono stati costretti a sviluppare il gusto per la vita e per la sfida.

Come potete constatare, un atteggiamento del genere procura grande bellezza e ispirazione, ed eleva lo spirito. Lo stesso vale per noi. Se intendiamo nel modo giusto la rinuncia, anche noi saremo motivo di ispirazione per gli altri grazie al nostro spirito battagliero ed eroico, di guerrieri che non si tirano mai indietro di fronte alle sfide. Quando una persona affronta le difficoltà con generosità e senso dell’umorismo, come un guerriero, quando coltiva il coraggio, allora tutti ne sono colpiti perché vedono che anche loro lo possono fare. Sanno che quella persona non è nata perfetta, ma si è data da fare per coltivare uno spirito guerriero, un cuore gentile e una mente chiara.

Ogni volta che vi accorgete di aver raggiunto il vostro limite – siete cioè terrorizzati, paralizzati, non riuscite più ad andare avanti – potete rendervene conto, perché siete abbastanza aperti per vedere quello che sta avvenendo. Ciò è già una prova del fatto che siete ben svegli, che vi siete alquanto aperti e siete in grado di vedere con chiarezza e lucidità. Invece di pensare che avete sbagliato, potete riconoscere l’attimo presente e il suo insegnamento.”

0 risposte

  1. Ansia? Paura? Pregiudizi?
    Sono molle che ci spingono a compiere scelte non libere.
    La realtà è sempre descritta come pericolosa: dietro ogni angolo c’è un pedofilo, uno stupratore, uno che vuole trarre profitto.
    Allora il compito principale di istituzioni, genitori, insegnanti è la TUTELA. Parola con cui ci riempiamo la bocca. E in nome della tutela pensiamo rientri nei nostri doveri proteggere i figli da qualsiasi esperienza dolorosa. E in questo modo gli scaviamo la fossa. Educhiamo degli imbranati, incapaci di muoversi nelle situazioni più comuni. Impediamo la costruzione di quella cosa che gli esperti chiamano resilienza, che altro non è che “la capacità dell’uomo di affrontare e superare le avversità della vita, di superarle e di uscirne rinforzato e addirittura trasformato positivamente”.
    Ancora una volta la natura ha da insegnarci qualcosa!

    Ps. Ma vogliamo anche parlare di come le nostre paure vengono strumentalizzate per indicarci chi votare alle elezioni???

  2. che grande gioia ho scoperto PEMA , attraverso questo meraviglioso libro, che nella sua semplicità e veramente un messaggio per l’anima. I contenuti così profondi mi sono vista in tutte le sfaccettature descritte, ma sopratutto il continuo richiamo al presente, cosa in disuso totale nell’essere umano. La gioia più grande è scoprire come tutto può cambiare ma solo attraverso il nostro centro con un continuo ascolto interiore, questa descrizione della nostra completezza interiore alla quale dobbiamo attingere per comprovare che tutto può e deve essere vissuto attraverso noi stessi ,e non cadere nell’errore di cercare all’esterno, quello che è già in noi.

    Un grazie per tutto

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