Lo senti dappertutto, anche nei momenti più banali della vita. E’ un retrogusto che sta dietro a una risata, a un caffè, a un chilometro d’autostrada. Che non è quello che vuoi. O che non è come lo vorresti. Fai di tutto per raggiungere il tuo obbiettivo, piccolo o grande che sia, ma hai sempre una latente sensazione di impotenza, di impossibilità.
Poi pensi a tutti gli obbiettivi, piccoli e grandi, che invece hai raggiunto. E ti rendi conto che non puoi nemmeno dire di non avercela fatta mai.

    Solo che una volta raggiunti… gli obbiettivi hanno la proprietà di chiudersi la propria storia alle spalle. Fine del percorso, e spesso fine della memoria. Davanti subito un’altra piccola o grande meta, con un altro piccolo o grande cammino ad ostacoli da compiere. Ecco perché sei sempre in rincorsa: perché punti continuamente a qualcosa o a qualcuno che ti manca. Quando lo raggiungi, smetti di rincorrere quello e inizi con una nuova preda / meta.

    Che cos’è una storia ? Di che cosa vive se non della struggente continua guerra di ognuno di noi per andare dove vorrebbe mentre sbatte dove non vorrebbe ? Che cos’è se non la storia di questa infinita tensione del desiderio che ci definisce e ridefinisce ogni giorno ? Quando sentiamo dire che va sempre tutto storto…. Ecco: lì c’è un grande aiuto per chi scrive. Perché è vero: la nostra storia è esattamente tutto ciò che si oppone al nostro profondo desiderio. Quando smette di opporsi, il desiderio è raggiunto, gli ostacoli finiti, la storia è ai titoli di coda. E noi ce ne dimentichiamo perché siamo già nella vicenda successiva, di nuovo a rincorrere.

    Per questo nella vita “va sempre tutto storto”…  naturalmente è una sensazione, in realtà credo che sia il declinarsi naturale delle nostre azioni per raggiungere quello che vogliamo profondamente lavorando in relazione al contesto in cui ci troviamo.
E quando muore un giovane ? Quando un personaggio o una persona finiscono bruscamente i propri giorni prima che gli sia stato possibile raggiungere quel sogno che coltivavano dentro ? Beh, forse è proprio questo che ci addolora e ci risulta inaccettabile: che il tempo è scaduto senza che potesse compiersi la storia, almeno per come noi riusciamo a concepirla.

    Questo per dire… che non si può creare un personaggio senza avere un amore profondo per gli ostacoli che gli tagliano la strada. Che tra lui e loro c’è un legame profondo: ogni ostacolo è un’inversione del desiderio, ogni azione una nuove fase della chiarezza.

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