Un po’ di emozione confesso che c’è. Atalanta è stata un’esperienza di scrittura difficile e divertentissima. Due mondi linguistici molto lontani hanno camminato per incontrarsi: quello di Teatro Gioco Vita – titanica realtà del Teatro ragazzi in Italia e non solo – e il mio silenzioso e piccolo universo di linguaggio cinematografico.  Il terreno dell’incontro è stato il mito greco, la folgorante storia di Atalanta, vicenda di una donna che trova se stessa in un mondo maschile e che aiuta il mondo maschile a trovare se stesso e a capirsi. La traccia che abbiamo seguito è stata l’adattamento a romanzo che ne fece Rodari. Confesso di non averlo mai sopportato e di aver iniziato la lettura della sua Atalanta con più di una remora. Invece sono stato sorpreso dalla sua poesia fatta di precisione, di piccole cose, di grande lucidità narrativa.

Dicevo dell’emozione. Essere in scena in quel teatro lo è di per sé. Diciamo che non l’avrei detto, dai. Non intendo di Atalanta e del Teatro Gioco Vita. Intendo di me: non avrei detto che mi sarebbe capitato di scrivere un testo – seppur per ragazzi – che sarebbe stato rappresentato lì dentro. In quello spazio. Con quella storia. Mamma mia…. posso dirlo in francese ? Che figata!!! Mi farebbe piacere se qualcuno passasse a farci visita. Se non avete bambini portateci il bambino che è in voi… (okay questa è scandalosa: cosa non si fa per il pubblico…)

Per informazioni cliccate qui.

Buon anno a tutti.

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