Giro per casa e sbircio gli appunti di Giada, medico che cura i malati terminali di cancro. Leggo tre righe che riassumo malamente. Quando un malato smette di bere capita che qualche familiare dica: “ma se smette di bere muore di sete”. Sotto c’è una sua nota: non muore di sete perché smette di bere, smette di bere perché sta morendo di cancro.
Non ho ancora capito molto della forza del punto di vista quando si affronta la vita e quando si racconta una storia.
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