Non so se sia vero. Non lo sapevo, in ogni caso. E cado dal pero. Si può leggere tutto l’accaduto a questo link.  No, non ho commenti da fare. Tengo solo a sottolineare la non appartenenza politica di questo blog. Di nessuna parte poiché non mi riconosco in nessuna parte. Nessun sottinteso di essere migliore, anzi lo sconcerto del non riuscire a capire. Rimando a questo link solo per i fatti che riporta, sperando che non siano veri.

0 risposte

  1. Caro Giovanni,
    approfitto del tuo blog per dire delle cose nella mia posizione di RIS (Innovazione e Sviluppo) della Paolo Grassi. Ci tengo molto a farlo per varie ragioni, ma in particolare per due che mi stanno veramente a cuore: la mia ammirazione per il lavoro che Massimo Navone sta facendo come direttore e la paura delle conseguenze sull’apprendimento che ‘l’allarme’ crea in uno studente di teatro (forse in tutti, ma io ho esperienza di pedagogia teatrale soprattutto e quindi parlo in particolare pensando agli allievi della Grassi). Mi riferisco al rigo del link cui rimandi e che riporta ‘scuole allo sbando’.
    Almeno per quest’anno e grazie alla direzione di Massimo Navone, la Paolo Grassi sicuramente non è allo sbando ed è veramente ingiusto e superficiale, oltre che irresponsabile verso i ragazzi, affermarlo. E’ stato messo su un calendario curando ogni minimo dettaglio e il valore di ciascun docente già da giugno. Oltre a ciò Massimo ha ascoltato approfonditamente i ragazzi in chiusura di anno 2009/2010 e ha tenuto conto anche delle loro esigenze didattiche e di apprendimento. Più tanto altro relativo a progetti interdisciplinari, scambi, contatti internazionali, che non sto qui a elencare e che tu puoi però, essendo meno ‘di parte’ di me, aiutarmi a testimoniare.
    La parola ‘sbando’ è veramente fuori luogo.
    Inoltre (questo è difficile per me spiegarlo, provo, ma sono sensazioni sottili difficili da condividere in maniera esaustiva), io vengo dall’Aquila, dalla città del terremoto, so che cosa voglia dire la parola ‘allarme’, so che ripercussioni dà nell’andamento quotidiano della giornata e so che ripercussioni può avere nell’apprendimento di un allievo. Per un allievo di una Scuola Civica, ho capito e toccato con mano in questo mio anno di lavoro qui, la Scuola è un pezzo di vita, è la sua casa, è un luogo pari ad Aq per noi aquilani che l’abbiamo persa. Quindi perché paventare loro che ci sia un rischio terremoto (che comunque viene poi vissuto come ‘terremoto’, a giudicare dai post che fanno riferimento a questo tuo) quando non c’è? Almeno per quest’anno con Massimo non ci sarà e io posso aggiungere, interfacciandomi continuamente con la Fondazione e la Direzione Generale, che non c’è nessun terremoto in vista neanche da parte loro (però potrei essere di parte e non essere affidabile, quindi lasciamo perdere). Ma l’esistente c’è, è solido, è ‘fragrante’.
    Un abbraccio
    Giorgina
    PS chiunque voglia fare domande o avere ulteriori delucidazioni può contattarmi: g.cantalini@fondazionemilano.eu

  2. Cara Giorgina, grazie per il tuo racconto. Questo è un piccolo luogo di storie, la tua a L’Aquila era per me sconosciuta e mi fa piacere che tu l’abbia postata qui.
    Come ho scritto non so nulla dei fatti. Ma nelle tue parole non trovo risposta, trovo preoccupazione per come i ragazzi potrebbero essere turbati da queste voci.
    Ti confesso che da questo punto di vista starei tranquillo.
    In Paolo Grassi si lavora bene, per quello che vedo. Ai ragazzi dico spesso che quando entro nell’aula di qualcuno che sta facendo lezione e ci resto mezz’ora, esco sempre con qualcosa che mezz’ora prima non sapevo. Se i ragazzi lavorano bene non vanno in ansia, credo.

    Però forse anziché dire che non è vero che la Civica è allo sbando, bisognerebbe dire se sono vere o no le cose che la tizia dell’articolo sostiene.

    Lo Statuto è stato cambiato di nascosto o no?
    Il Sindaco Letizia Moratti era davvero all’oscuro e adesso è risentita per l’accaduto o no?
    E’ vero che la Fondazione non è più Fondazione delle Scuole Civiche ?
    E’ vero che il core business della Fondazione non è più la formazione?
    I corsi a costi altissimi alla Scuola di musica sono un’invenzione o sono veri?
    E una domanda a te: se temi che mettere in giro queste voci crei ansia, la tua risposta non avrebbe dovuto trovarsi nel blog di chi queste cose le ha dichiarate? E se sono false, non vale la pena – proprio a tutela della serenità – di procedere ufficialmente affinché sia fatta chiarezza ?

    Cara Giorgina, sono stato allievo di Massimo Navone vent’anni fa. L’altro giorno l’ho sentito provare dieci minuti con un’attrice del secondo anno e ancora sono rimasto incantato dalla finezza delle sue indicazioni. Come sempre. Posso dire lo stesso di Maurizio Schimdt, precedente direttore. Ma parlare di Massimo a questo proposito non ha un gran senso. Qui non è in discussione Massimo, qui è in discussione il comportamento della Fondazione. E non riguarda la Paolo Grassi ma tutte le Civiche.

    Ti ringrazio per essere passata di qui, nel mio piccolo blog. Spero che potremo parlarne davanti a un caffè. Ma io ho soprattutto da ascoltare: vorrei sapere se queste cose sono vere o no. Sempre che siano vere, vorrei capire perché non sono state comunicate né ai docenti né al Sindaco Letizia Moratti.

    Ma non so se sia tu a dover rispondere. Non ho idea della cosa. Buon lavoro, Giorgina. A presto. gio.

  3. Caro Giovanni,
    d’accordo, mi prendo il compito di rispondere alle tue domande, le cui risposte so, ma in maniera approssimativa quindi ti chiedo solo di darmi un po’ di tempo per documentarmi meglio.
    Questo nel merito, rispetto al modo ti prego di notare che non ho scritto ‘turbare’, ma che intendo proprio ‘creare dei danni all’apprendimento che è un’altra cosa’, cioè boicottarne il processo. Questo sì magari richiede una caffé.
    Infine rispetto ai modi di fare opposizione, ma qui mi riferisco al post della Quartieri in questione e ad un volantino della CGIL che circola non alla maniera e all’opportunità o meno di divulgarlo avrei qualcosa da dire, ma lì sì entrerei in discorsi politici di chi ormai rimane allibito di fronte all’inefficacia di fermare il dilagare di corruzione e disonestà per incapacità o non volontà di applicare parametri che finalmente funzionino, ma si agisca per slogan e si applichino elaborazioni della realtà per luoghi comuni che cogliendone la complessità e dando strumenti per trasformarla. Ma magari in un altro blog o direttamente vis à vis con questa consigliera.
    Grazie a te per lo spazio e l’occasione. Torno presto più ‘istruita’.
    Giorgina

  4. L’italiano zoppica un po’, riprovo:
    ‘Infine rispetto ai modi di fare opposizione, ma qui mi riferisco al post della Quartieri in questione e ad un volantino della CGIL che circola non alla maniera e all’opportunità o meno di divulgarlo, avrei qualcosa da dire, ma lì sì entrerei in discorsi politici di chi ormai rimane allibito di fronte all’inefficacia di fermare il dilagare di corruzione e disonestà per incapacità o non volontà di applicare parametri che finalmente funzionino, ma si agisca per slogan e si applichino elaborazioni della realtà per luoghi comuni e non cogliendone la complessità e dando strumenti per trasformarla’.
    Scusa…

  5. E sarai la benvenuta Giorgina, quando deciderai di tornare con le tanto agognate informazioni. Ci sono cose che sappiamo da dentro, alla Paolo Grassi. Cose che non stanno nei documenti, nei volantini, nei programmi di partito. Sono le nostre facce quando guardiamo i ragazzi lavorare, fare spettacolo davanti a noi, capire e stupirci, emozionarci e a volte persino commuoverci. Su questo credo che nessuna politica ci potrà dividere. E’ un posto magico. Continuiamo a lavorare perché non si perda…
    un abbraccio. gio

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