Pensando ancora a The Company, mi è venuta in mente una storia araba, molto antica, che avevo sentito raccontare. Credo che spieghi ancora meglio il senso di questa bellezza che produciamo attraverso la nostra fatica, e che non cogliamo dall’interno ma che viene offerta in dono, ad altri che magari non conosciamo nemmeno.

 

    La storia racconta di una sensualissima ballerina, che sta offrendo una danza incantevole  ai prìncipi: la testa riversa, la bocca socchiusa, le braccia tese, il corpo (s)vestito ad arte. Alla fine della danza, madida di sudore e con il respiro affannoso, lascia la sala e va nel giardino. Si siede al bordo di una vasca dove galleggiano rose, e posa la fronte accaldata contro il marmo.

    Un giovane l’ha seguita. Innamorato di lei, folgorato dalla sua bravura e dalla sua sensualità, le si avvicina e a bassa voce le chiede se le piaccia la voluttà.

    Lei lo guarda, senza capire, e risponde: “Non conosco il significato di questa parola”. 

 

0 risposte

  1. Buonasera, io mi chiamo Fabio ho 21 anni é amo la danza classica alla follia, farei di tutto per entrare in una scuola é imparare ha danzare, mi sono innamorato della danza da quanto ero piccolo, il mio sogno + grande però x colpa dei problemi che ho avuto non ho potuto mai danzare, apparte due volte però mai sul serio ecco é mi piacerebbe molto vedere danzare é danzare.
    Fabio Marcheggiani

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