Mi è capitato già molti anni fa e mi ricordo ancora lo stupore che provocava in Antonio e me. Antonio è un amico che allora mi seguiva come assistente in uno spettacolo andato in scena al Portaromana – teatro magnifico raso al suolo e trasformato in splendente edificio. Cercavamo notizie sul labirinto di Creta, sul Minotauro e su Teseo e Arianna. Le versioni si stratificavano, c’erano differenze, sfumate o fondamentali. C’erano frammenti sui papiri, altre piste da esplorare… e lì facemmo caso alla questione.

Prendi un libro, un libro per esempio di storia della letteratura greca – come nel nostro caso. Trovi una cosa importante per il tuo lavoro. Vai alla bibliografia e scopri che forse viene sviluppata ancora meglio in un altro volume. Lo chiedi alla Sormani, la biblioteca dove hai preso il primo libro. E quasi sempre lo trovi. Poi nella bibliografia di questo secondo testo c’è un terzo volume che ti interessa. Lo chiedi ma quello non lo trovi. Nove volte su dieci il terzo rimando non lo trovi.

Fu per quello che prendemmo un treno e ci ritrovammo alla Nazionale di Firenze. Sono grato a quello spettacolo per mille ragioni e questa è una di più: la Nazionale di Firenze, che da allora non ho mai più rivisto e che fu un’emozione inaspettata e fortissima. Ogni dettaglio, dal silenzio ai tavoli di legno con lampada personale, al clima generale. E trovavamo tutto quello che cercavamo.

Oggi ho un servizio magnifico organizzato da La Feltrinelli.it. Seduto al computer scruto i volumi con facilità e con efficacia assai maggiore. Mediamente acquistati on line costano meno e si trovano con probabilità più elevate che non andando fisicamente in libreria. Insomma, solo vantaggi.

Però La Feltrinelli va oltre. Quando ordini un volume, ti mette in relazione con persone che hanno gusti simili ai tuoi. In questo modo svolge anche una funzione di social network e mette in contatto vite e culture di gente che condivide molto senza saperlo. Se lo ritieni puoi lasciare un tuo profilo e altri lettori ti possono contattare. Quando fai i tuoi ordini, ti si apre una finestra che ti dice: “Ci sono 153 lettori con gusti simili ai tuoi”, per esempio. Se vuoi puoi contattarli e conoscerli. Bene.

Cerco tre libri. Non sono facilissimi da trovare ma alla fine La Feltrinelli me li manderà.   Eseguo l’ordine, metto i tre libri nel carrello e clicco. Attendo qualche secondo. Ancora qualcuno. Boh, forse la connessione oggi è peggio del solito. Ecco, sta caricando. Ora la finestra si apre: “Non esistono lettori con gusti simili ai tuoi”.

Non so come dire. Ti senti un po’ un diversamente lettore. Non ne esistono altri così. Sei indeciso tra il guizzo d’orgoglio che dà sempre la scoperta della propria unicità e la paura  dell’emarginazione e chissà – magari – prima o poi della persecuzione, perché oggi come oggi La Feltrinelli conosce il mio caso specioso e lo sa il cielo se mi vorranno ancora nel loro social network.

Nel prossimo ordine  inserirò un paio di best seller. Voglio almeno duecento amici con gusti simili ai miei, riempirò anche il mio profilo finora desolatamente vuoto. Parlerò del mio passato di lettore difficile e della lotta che ho fatto per uscirne. Già assaporo lunghe discussioni in merito ai legal thriller più venduti dell’estate…

0 risposte

  1. ahahah!
    mi hai fatto ridere di lunedì mattina. un miracolo.
    però anche un po’ invidia, a me non è mai successo che feltrinelli.it dicesse “non esistono lettori con gusti simili ai tuoi”.
    l’avrei certamente preso come un complimento. uff…

  2. Io sarei molto più preoccupata se mi trovassi un responso così: Ci sono 153 lettori con i gusti uguali ai tuoi. Mi chiederei: “Possibile che io mi sia così omologata?” Tra nessuno e troppi, meglio qualcuno. So che è presuntuoso, ma credo nelle “affinità elettive” e sono convinta che ci permettono di non sentirci soli e, forse, di essere utili.
    Elena

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