La parte di noi che sogna traguardi e viaggi e quella che si sveglia.

La parte di noi che si sente affondare. La parte di noi che si salva.

La parte di noi sommersa e quella che si vede.

La parte di noi che è diventata scoglio e produce squarci senza saperlo. La parte di noi che mente e scappa abbandonando i passeggeri della sua vita. La parte di noi che giudica questa parte.

Siamo tutto, in questo naufragio. Sulle mappe lo scoglio non era segnato, pare. Ma si sa che la mappa non è il territorio.

La parte di noi che si fida delle mappe e si fa forte della loro chiarezza e quella che sonda il mare con cautela e attenzione. Più guardo questa nave andare giù più penso che siamo tutto, in questo naufragio.

0 risposte

  1. ….non c è nulla da aggiungere…in queste poche righe…intense di significato ci siamo noi mortali…a volte affondiamo poi si sommerge..sogniamo e arriviamo alle nostre mete..scappiamo…e poi toniamo con il peso della nostra sconfitta…giudichiamo dimenticando spesso la nostra parte affondata che giace sul fondo del nostro essere cosi umani…

  2. Ogni caso

    Poteva accadere.
    Doveva accadere.
    Per fortuna là c’era un bosco.
    Per fortuna non c’erano alberi.
    Per fortuna una rotaia, un gancio, una trave, un freno, un telaio, una curva, un millimetro, un secondo.
    Per fortuna sull’acqua galleggiava un rasoio.
    È accaduto prima. Dopo.
    Più vicino. Più lontano.
    È accaduto non a te.
    Ti sei salvata perché eri la prima.
    Ti sei salvata perché eri l’ultima.
    Perché da sola. Perché la gente.
    Perché a sinistra. Perché a destra.
    Perché la pioggia. Perché un’ombra.
    Perché splendeva il sole.
    In seguito a, poiché, eppure, malgrado.
    Che sarebbe accaduto se una mano, una gamba,
    a un passo, a un pelo
    da una coincidenza.
    Dunque ci sei? Dritto dall’attimo ancora socchiuso?
    La rete aveva solo un buco, e tu proprio da lì?
    Non c’è fine al mio stupore, al mio tacerlo.
    Ascolta
    come mi batte forte il tuo cuore.

    (W. Szymborska)

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