No, non era nei programmi parlare così spesso di vino. Ogni tanto però la vita è curiosa e fa accadere incontri inaspettati e felici. Come quello avvenuto l’altra sera con l’Enoteca Ronchi. Parlare di cinema e vino è risultato più organico di quanto personalmente mi aspettassi, e pare che la sensazione sia stata reciproca. Forse quelli che bevono il vino conoscendolo profondamente e quelli che guardano il cinema cercando di capirlo, non hanno atteggiamenti così diversi. Si tratta di ascoltare tutti i retrogusti di una storia, di non accontentarsi mai di quello che si vede e che si sente. O meglio, di come si sa vedere e sentire.

    E in effetti il lavoro è molto più su noi stessi e sul nostro saper ascoltare che non sul vino o sul film in sé. Sta di fatto che si è pensato di proporre, a giugno, 4 incontri di solo cinema, cui l’enoteca presterà lo spazio. Situazione ancor più strana: fra bottiglie di ogni provenienza e di gran pregio, far tacere i cavatappi e parlar d’altro… 

   Confesso che sono divertito ed emozionato da questo piccolo esperimento, che mi spinge a riorganizzare i pensieri e a scombussolare i piani consueti.

     Le serate saranno:

    presso l’Enoteca Ronchi, in via S. Vincenzo 12, a Milano. (Tel. 02 – 58.10.35.59 per info e prenotazioni).

Grazie ancora a Luca Giovanelli e all’Enoteca Ronchi per l’amicizia e la passione che mettono. 

 

0 risposte

  1. … mi sembra una bellissima iniziativa, bravi!
    Chissà che non riesca a bere un bicchiere di rosso ascoltando il Covini che pontifica… sarebbe proprio interessante!
    Bacio,
    Anna

  2. certo che leggere questo post subito dopo quello della banca mi fa dire che in effetti darsi al vino….è un’ottima alternativa hahahaha!!!

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