Autore: Giovanni Covini

L’ultimo spunto – Ciao, grazie a tutti.

Questo blog finisce qui. Rimarrà aperto per comunicazioni o cose particolari. Voglio ringraziare di cuore tutti quelli che in questi anni l’hanno seguito, commentato, animato. E’ stata un’esperienza necessaria che adesso è finita. Ci sono troppe parole, dappertutto. Mi auguro in futuro di riuscire ad usarne sempre di meno e di comunicare sempre di meno. […]

Lo spunto di oggi – Quest’estate che non viene

Mando un saluto a tutti. Probabilmente tornerò sul blog dopo l’estate. Ho bisogno di non sentire la mia voce per un po’. Grazie per la compagnia, l’intelligenza, l’affetto e l’ironia che anche quest’anno molti mi hanno offerto passando di qui. Guardo quest’estate che non viene e mi chiedo se sia una delusione o invece la […]

Lo spunto di oggi – Sabrina Gioda, Sabbrì.

Grazie Sabrina. Riconoscente e troppo felice per te. Spero che leggano in tanti quello che hai detto della scrittura. Qui. Hai solo omesso tutto quello che hai insegnato a me e a tanti come me. Un abbraccio.

Lo spunto di oggi – Il ferro va col ferro

  La ricicleria di via Lombardi è molto lontana da casa mia, perciò non l’avrei mai conosciuta se non fosse stata chiusa per lavori quella di zona. Ma con l’auto carica di una serie di detriti da cantina non ho scelta. La tangenziale risplende del primo vero sole primaverile di quest’anno. Rari momenti a Milano, […]

Lo spunto di oggi – Facciamo che eravamo

    La donna giace deformata dall’incidente. Le gambe orribilmente divaricate, il ginocchio ribaltato e la testa ruotata completamente. Di fronte a lei le due amiche. Si agitano, si domandano reciprocamente chi potrebbero chiamare. L’ambulanza, naturalmente. Pronto ambulanza? C’è la nostra amica che abbiamo fatto un incidente, venite perché mi sa che se no poi […]

Lo spunto di oggi – La strada di casa

  Mentre vado a trovare Nora la pioggia continua a starmi sul vetro. Si procede piano, tra un lavoro stradale e una coda per l’ora del rientro. La provincia di Milano nella sua spettacolare disarmonicità: capannoni, frammenti di campi, muri in gasbeton lasciati nudi. E l’intelligenza perversa di chi ha costruito: hanno usurpato migliaia di […]